A marzo 2022 abbiamo chiuso il rendiconto e la valutazione del Piano Giovani Busa di Tione 2021 di cui siamo responsabili della gestione.

Da un punto di vista economico abbiamo speso:

  • 6.800 euro per la realizzazione del progetto strategico, ovvero creazione del nuovo brand e sito, gestione ordinaria della comunicazione, realizzazione dell’evento finale,
  • 11.000 per il finanziamento di 4 progetti.

Da un punto di vista qualitativo invece com’è andata ?

Rispetto al primo asse “SVILUPPO STRATEGICO DEL PIANO” il Piano doveva lavorare su 1) IDENTITA’, 2) RETE e 3) CULTURA. Da un lato è stata creata e lanciata la nuova identità del piano giovani di zona “GNABON” e dall’altro sono stati realizzati degli incontri e l’evento finale per sviluppare la rete tra associazioni, le istituzioni e alcune rappresentanze giovanili e per favorire una condivisione culturale di cosa il piano giovani mira a realizzare, del perché i giovani devono essere protagonisti.

Rispetto al secondo asse “SVILUPPO DELLE ESPERIENZE” il piano prevedeva il finanziamento di progetti che favorissero anzitutto il 1) PROTAGONISMO GIOVANILE, APPRENDIMENTO ED ESPRESSIONE. Siamo lieti di constatare che tutti i 4 progetti finanziati sono stati ideati e realizzati da gruppi di circa 10 componenti di giovani tra i 20 e i 30 anni. L’obiettivo 2) OCCASIONI DI COLLABORAZIONE TRA DIVERSE GENERAZIONI è stato particolarmente centrato dal progetto Scattarte che ha messo in collegamento le memorie passate del paese con la creatività di giovani fotografi e da Montagne Rock che ha ingaggiato volontari di tutte le età. L’evento finale ha precipuamente perseguito questo obiettivo in quanto in modo trasversale all’età sono stati volutamente invitati tutti i soggetti – adulti o giovani – con ruoli di responsabilità o disponibilità a impegnarsi per lo sviluppo del territorio.

In sintesi il 2021 ha visto il conseguimento di questi risultati:

1. redatti tutti i documenti necessari per l’indizione dei bandi e la raccolta dei progetti, ovvero: piano strategico, regolamento del bando, scheda per idea progettuale,

2. creato il nuovo brand, l’identità visiva e attivati gli strumenti di comunicazione necessari, sito e social,

3. finanziato il numero minimo prefissato di progetti , cioè quattro, che poi sono stati realizzati integralmente. Purtroppo non è stato realizzato nessun progetto nei comuni di Porte di Rendena e Borgo Lares.

4. attivati i contatti con le associazioni e i giovani più attivi del territorio grazie al Tavolo Gnabon.

5. comunicata l’esistenza del piano giovani in modo mirato a molti soggetti locali con lettera personalizzata e spesso con telefonata.

6. promossa e condivisa con gli attori locali la sfida peculiare del piano giovani tramite l’evento finale.

7. sottoscrizione da parte dei Comuni di una convenzione per il triennio 2022-24 per sviluppare ulteriormente e consolidare il nuovo piano.

L’innovatività rappresentata da GNABON nel territorio è:

– che veicola un’idea di sviluppo /animazione del territorio globale non parcellizzato,

– che spinge i soggetti ad adottare un’’ottica sovracomunale, a operare con un orizzonte che va oltre il proprio orticello, la propria frazione, il proprio comune (normalmente chi cerca un finanziamento – e quasi sempre lo ottiene – si rivolge al comune o alla cassa rurale, senza tanti vincoli e burocrazia, senza essere costretto ad andar oltre l’ordinario, limitandosi a realizzare la propria iniziativa nella propria piazzetta con la propria gente),

– che si fa carico ed esplicita i bisogni del territorio.

L’innovazione caratterizzante il futuro dovrà aver a che fare con la modalità più efficace per stimolare e ottenere la partecipazione attiva di associazioni, pro loco e giovani. E in generale della popolazione.

A fronte di un anno giudicato positivamente i Comuni hanno deciso di proseguire con maggiore fiducia e incrementando l’impegno economico. È tuttavia evidente che ci si trova in una fase iniziale ancora sperimentale in cui cioè bisogna dimostrare che le cose sono possibili, che anche la Busa di Tione può avere un bel piano, dei bei progetti e che la partecipazione e la sensibilità delle persone alle iniziative sono in crescita e non stagnanti.

Il territorio è bisognoso di una “scossa” ed è importante tenere a mente le persistenti criticità: –

  • il campanilismo tra i comuni o le frazioni: “ci chiamiamo busa di Tione ma non c’’è l’idea di un territorio unico con un’identità, è iperframmentato, tendenzialmente le persone a parte il loro ristretto ambito (geografico, amicale, scolastico, professionale…) non si conoscono. Non dobbiamo partire dall’idea di avere tra le mani un territorio con un’’identità che le persone riconoscono”,
  • la scarsa vita sociale e propensione all’uscire di casa delle persone, sia come comportamento soggettivo sia per l’assenza di luoghi che la favoriscono. Manca infatti un luogo aggregativo in cui le persone possono fare tardi, assistere a qualcosa di culturale e poi chiacchierare o fare festa, una sorta di “centro giovani” che abitui le persone a uscire per incontrare gli altri ma anche assistere a qualcosa di nutriente e di condiviso;
  • il momento di fatica di molte associazioni in parte un po’ chiuse in sé, con uno scarso ricambio e poche energie per realizzare le attività ordinarie anche a causa della pandemia ,
  • la dispersione dei giovani che non si riconoscono in particolari luoghi, eventi o attività, e che, probabilmente condizionati dall’atmosfera generale, sembrano poco inclini alla partecipazione ad attività collettive / di volontariato. Va aggiunto il fatto che molti giovani universitari sono lontani per motivi di studio;
  • la difficile adesione a proposte non tradizionali,
  • la fragilità ed estemporaneità dell’impegno di chi prova a proporre qualcosa di diverso.